“Il reale di cui lo psicotico fa esperienza è il reale dell’oppressione e non della liberazione” (M. Recalcati)
Fort da arriva al terzo numero, abbiamo annodato il registro dell’Immaginario, quello del Simbolico e il terzo numero spetta adesso al registro del Reale. Un numero interamente dedicato alle psicosi, all’assenza dell’ordine Simbolico e al ritorno traumatico del Reale. Sono grato a tutti gli autori che con generosità contribuiscono alla realizzazione della rivista. Sono grato ai componenti del comitato di redazione, del comitato scientifico e a tutti quanti gli autori che hanno contribuito anche nei precedenti numeri. Senza gli autori Fort da non sarebbe arrivata al terzo numero e non avrebbe mai iniziato a prendere forma. Fort da vuole essere uno spazio aperto di riflessioni e di parola, di arti visive e di letteratura, di cinema e di musica, Fort da accoglie ogni forma di rappresentazione e di simbolizzazione. Partendo da Freud e Lacan e in dialogo con la psicoanalisi contemporanea auspichiamo a una rivista co-costruita e co-partecipata che metta al centro le difficoltà del soggetto sempre più imbrigliato dal predominante “discorso del capitalista”.
Molte delle immagini del presente numero rendono omaggio a Gina Pane eroina della body art estrema degli anni settanta.
Buona lettura e buona visione.