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Dott. Angelo Villa

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Sigmund Freud Compendio di psicoanalisi e Alcune lezioni elementari di psicoanalisi

2024-03-14 23:00

di Silvestro Lo Cascio

FORT-DA numero 2/2024,

Sigmund Freud Compendio di psicoanalisi e Alcune lezioni elementari di psicoanalisi

Recensione di Silvestro Lo Cascio

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Con testo tedesco a fronte

a cura di Vincenzo Cicero

Morcelliana editrice, 2023

Recensione di Silvestro Lo Cascio

“Noi tutti non potremmo neppure immaginare il nostro mondo spirituale senza la coraggiosa opera che Freud ha svolto nell’arco della sua esistenza” 

 

            Vincenzo Cicero insegna Filosofia della psicologia e Filosofia del cinema e delle arti performative all’Università degli Studi di Messina. Uno studioso del testo che rende vivo il suo lavoro con desiderio, teatralità, originalità, ma soprattutto con Amore (contagioso) incondizionato per l’arte cinematografica e per la psicoanalisi. Per Marcelliana Editrice nella collana Scholé di Freud l’autore aveva già curato le edizioni di “Al di là del principio di piacere” (2018) e “Un ricordo infantile di Leonardo da Vinci” (2020), nel 2023 traduce invece il Compendio di psicoanalisi e Alcune lezioni elementari di psicoanalisi. Vincenzo Cicero attraverso un meticoloso procedimento filologico dona ai lettori la possibilità di effettuare un confronto diretto con il testo tedesco di Freud attraverso un’analisi critica e comparativa delle fonti. Così con la traduzione del testo tedesco del Compendio di psicoanalisi, il nostro eclettico autore dona ai lettori un’opera fedele alla lettera e allo stile, uno stile elegante anche in italiano. Utilizza la filologia come fedeltà concettuale alla parola e allo stile di scrittura limpida, pone grande attenzione al testo freudiano e oltre a ritenere, che il Compendio possa essere l’opera adatta per iniziare a leggere Freud, intende tradurre tutti gli scritti metapsicologici. In questo lavoro si assiste così a un confronto diretto con il testo tedesco di Freud.      

            Leggendo il testo i lettori attenti si accorgeranno sicuramente che il nostro autore traduce il termine Besetzung con carica e non con investimento (che l’autore ritiene sia invece un termine più adatto all’economia), Gebeng con controcarica, Libidob con c. libidica e Uberb con sovraccarica. Inoltre in Alcune lezioni di Psicoanalisi nell’edizione del testo tedesco, al posto di Voraussetzungen sta Moralbesetzungen (cariche morali). Una curiosa e interessante differenziazione e interpretazione rispetto alla versione della Bollati Boringhieri è la traduzione che il nostro autore fa dei sostantivi della topica freudiana, ritenendo che nella lingua tedesca i sostantivi si scrivono con l’iniziale maiuscola (Ich, Es, Über-Ich) ma non invece nella lingua italiana, che si scrivono invece con l’iniziale minuscola, ecco perché nel presente testo Vincenzo Cicero utilizza le minuscole (io, es e super io).        

            Gli appassionati del testo avranno modo di esplorare nella parte finale del libro le note ai testi, l’indice dei nomi, l’indice terminologico tedesco-italiano, l’indice delle occorrenze dei concetti oltre che una bibliografia essenziale sul Compendio di psicoanalisi. Il lavoro del nostro autore viene impreziosito dall’introduzione scritta da Alberto d’Agostino (curatore anche gli indici) che definisce la natura del Compendio quasi-dogmatica marcandone la connotazione metapsicologica che per Freud costituisce la parte più filosofica delle sue riflessioni teoriche. Vengono presi in considerazione i due aspetti della psiche umana: sistema neurale e insieme di atti di coscienza. Va ricordato inoltre quanto scriveva Musatti che “da un lato gli premeva comporre una succinta esposizione della psicoanalisi, che non avesse però carattere divulgativo, come altre scritte in passato, e che potesse invece servire a giovani studiosi già inoltrati nello studio della psicoanalisi e desiderosi di approfondirne la conoscenza su un piano teorico e tecnico. Questo avrebbe dovuto essere, e in effetti è, il Compendio di psicoanalisi (1938)” (O.S.F., 11). 

            Il Compendio rimase un lavoro incompiuto e pubblicato postumo, la data della stesura della prima pagina fu quella del 22 luglio 1938 anno in cui anche altri scritti non terminati furono pubblicati postumi, come la breve nota su La scissione dell’Io nel processo di difesa e Alcune lezioni elementari di psicoanalisi, come anche alcuni appunti sparsi su un un foglio risalenti anche al 1938. Parlando del Compendio è bene anche ricordare alcune date significative che segnarono quel periodo, come la malattia rivelatasi nel 1923; il premio Goethe conferitogli nel 1930 che gli procurò tanta soddisfazione ma anche l’anno che rappresentava lo spauracchio di una nuova guerra; sempre nel 1930 la morte della madre di Freud Amalie Nathanson; la morte di Abraham nel 1925, la morte di Sándor Ferenczi nel 1933 e la morte di Lou Salomé nel 1937 fino ad arrivare al 23 settembre del 1939  quando il dottor Max Schur su richiesta dello stesso Freud che le aveva fatto in un momento di estrema lucidità, aumentò lievemente la dose di morfina per attenuare i dolori e permettendogli così di abbandonarsi a una docile morte.

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